La storia

Associazione Turistica

Pro Loco

Monteleone d'Orvieto

La Storia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi siamo

 

L'Associazione Turistica Pro Loco è un ente no profit che si occupa della promozione turistica del territorio del comune di Monteleone d’Orvieto e di quello circostante. Nasce nel 1965 per idea di alcuni volenterosi con lo scopo, soprattutto, di accogliere, nel periodo delle ferie di Ferragosto, i numerosi paesani che in quel periodo dovettero emigrare in altre città italiane o all’estero in cerca di occupazione.

Chiunque, maggiorenne, può diventarne socio con il versamento annuo di una minima quota. L’associazione è gestita da un Presidente, da un Consiglio e da un collegio di Revisori dei Conti. All’interno del Consiglio vengono nominati un segretario ed un cassiere

 

 

 

La Rimpatriata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I fondatori della Pro Loco tra le prime attività che organizzarono nel paese fu quella di accogliere nel periodo delle ferie di agosto i paesani che, a causa delle difficili condizioni economiche e produttive delle nostre zone erano stati costretti ad abbandonare il paese ed emigrare in altre città italiane o all’estero in cerca di un posto di lavoro. Molti avevano e mantennero la casa, molti avevano lascito qui i genitori e d’estate portavano i figli dai nonni, molti tornavano a villeggiare nel periodo di ferie, tornavano dai loro parenti, dai loro amici, al loro paese, alle loro radici.

Ecco perché la manifestazione fu denominata: “La Rimpatriata”, fu ideata e realizzata già nel lontano 1965 ed ancora oggi rappresenta il culmine delle feste paesane.

Vari sono gli eventi che l’hanno caratterizzata nel corso del tempo: da manifestazioni culturali, mostre d’arte, di fotografia, a concerti e manifestazioni musicali, spettacoli teatrali e di varietà, manifestazioni sportive, serate danzanti la lotteria, la tombola, i giochi per i giovani ed i più piccoli. Ritornano alla nostra mente il Cantagiro cui partecipò anche Enrico Montesano, l’annullamento del concerto del complesso musicale “I Nuovi Angeli”, l’intervento in uno spettacolo in piazza del comico Guazzini che aveva radici monteleonesi, il ring della SMEF (Scuola Militare di Educazione Fisica) di Orvieto montato in piazza Bilancini, i tornei di tennis cui interveniva il poeta e giornalista Gaio Fratini. Anche la Regione dell’Umbria e la Provincia di Terni, in varie occasioni hanno offerto manifestazioni attraverso l’Ente di Promozione Turistica di Orvieto.

Poi con il passare degli anni la manifestazione si è arricchita di nuovi importanti eventi divenuti ormai tradizionali quali il corteo storico e la Giostra del Giglio, e la sagra degli Umbrichelli oltre a sempre nuove e interessanti sorprese organizzate per allietare quanti scelgono di trascorrere il Ferragosto a Monteleone.

 

 

Circolo tennis

 

Una delle prime concrete realizzazioni dell’A.T. Pro Loco fu la costruzione del campo da tennis.

Il vecchio Campo della Fiera, ampio spazio verde nel quale anticamente si svolgevano appunto le fiere del bestiame, visto il contesto produttivo legato prevalentemente alle attività agricole, divenne, con il tempo un parco comunale: vi furono piantati molti alberi ornamentali, vi trovarono spazio un angolo per i giochi dei bambini, un campo da bocce, un piccolo chiosco per la vendita di bibite e gelati, un ampio sterrato utilizzato dai ragazzi per il gioco del calcio.

Nel margine orientale del parco il terreno degrada fino a giungere a ridosso del burrone scavato da un ramo del fossato Ripignolo. Lì anticamente vi erano degli orti lavorati da alcuni cittadini. In una parte di questa scoscesa in accordo tra Comune e Pro Loco, con l’ausilio di molti volontari, alla fine degli anni Sessanta, fu costruito il campo da tennis.

Il tennis era ancora uno sport di elite, ma si stava diffondendo, come tutte le altre discipline sportive, a tutti i livelli. Ne furono ideatori e primi lavoratori i fondatori della Pro Loco ed in particolare Ugo Uccellini. Conosciuto da tutti come “Il Dottore”, con l’hobby della lavorazione del legno, era diventato abilissimo sia nella tecnica dell’intaglio che dell’intarsio, era un uomo pieno di iniziativa e di ingegno, coerente e sicuro di sé, sempre pronto a sostenere le sue idee, occorre dire, spesso brillanti; pragmatico e attivo, amico di tutti e disponibile con tutti, amato dai giovani perché attivissimo sostenitore delle attività sportive, in particolare del calcio. Innamorato del paese.

Per il tennis fu scelto di realizzare un campo in terra rossa e Ugo passava ore e ore sotto il sole della spianata che doveva diventare il nuovo terreno di gioco. Aveva studiato tutte le tecniche di drenaggio del terreno e diresse e seguì passo passo tutte le operazioni che, grazie anche a molti altri volontari, si svolgevano. Da ultimo, ideò e costruì una macchina per triturare i laterizi per ricavare la terra rossa del manto di copertura.

Qualcuno, in omaggio a questa dedizione, volle lasciare un messaggio incidendo sul cemento fresco che teneva una trave adibita a panchina, vicino agli spogliatoi l’iscrizione: “Riposati, Dottore, sei stanco!”.

Da tutto questo studio e lavoro uscì un terreno di gioco con un fondo che ancora oggi un tecnico della FIT (Federazione Italiana Tennis) ha potuto definito ottimo.

Molti, anche dai paesi vicini venivano e vengono ancora oggi, a giocare nel nostro Tennis.

Già dai primi anni sono stati organizzati dei corsi per i giovani che volevano accostarsi a questo sport, e si pensò di organizzare un torneo che tradizionalmente da allora ha caratterizzato La Rimpatriata e per molti anni la partita finale ha segnato anche la chiusura della manifestazione.

Ancora oggi il campo è gestito dalla Pro Loco che ha costituito un Circolo di Tennis intitolato ad Ugo Uccellini. Vengono organizzati anche tornei per classificati, nonché corsi per principianti e per allenamento con istruttori federali. Ovviamente il campo è aperto a tutti gli appassionati di questo sport, si può giocare anche nelle ore notturne e può essere prenotato presso il vicino bar Seven.

 

 

 

 

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